“Ero un negazionista. Poi, per fortuna, ho cominciato a documentarmi e ho cambiato idea, ho compreso la gravità della crisi climatica e adesso cerco di impegnarmi in prima persona per parlarne e combatterla”. Michele Ghidini non nasconde il suo passato di incertezza, anzi, lo sottolinea: ricorda quando fino a qualche anno fa, influenzato da fake news o informazioni sbagliate, si era convinto che quella del riscaldamento globale fosse solo una grande esagerazione. Ora invece la pensa esattamente all’opposto: “È forse il più grande problema che abbiamo, eppure continuiamo a non volerlo affrontare”.

Ghidini, 22 anni, di professione programmatore informatico, è uno dei responsabili di Fridays for Future Brescia, fra le città più attive in Italia nell’organizzazione di eventi e iniziative per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla crisi climatica. Anche il gruppo di Brescia, come gli altri, si sta preparando per il grande sciopero globale del 25 marzo. Per Michele scendere in piazza a manifestare ha un valore aggiunto perché, un po’ come è accaduto a lui, è consapevole che solo parlandone e informandosi si può comprendere la reale portata dell’emergenza climatica.

“Vengo dal mondo degli scout – spiega a Green&Blue – e fino a poco tempo fa come ho detto ero molto scettico, pensavo che la crisi climatica fosse una invenzione. Poi però in quel mondo ho cominciato a conoscere meglio il tema e a cambiare idea, a leggere e informarmi sempre di più, a controllare dati che non mi tornavano e a studiare: così ho capito la reale importanza del riscaldamento globale e delle emissioni. Ho cominciato a preoccuparmi e a comprendere perché questa crisi dovrebbe preoccupare tutti. Così poco più di un anno fa ho anche iniziato a prendere parte agli incontri di Fridays for Future Brescia e ora cerco ogni giorno di fare qualcosa, da iniziative varie sino a documentarmi per conto mio dopo il lavoro”.

Il gruppo di Brescia in vista del 25 marzo sta progettando cineforum, presentazioni di libri ed eventi per coinvolgere la cittadinanza. Ghidini spiega che è importante far capire alle persone che “abbiamo le soluzioni, ma non stiamo facendo nulla. Agire oggi è meglio che agire la prossima settimana, lo sappiamo ma la politica si muove lentamente: questo spaventa”. Il corteo arriverà sino alla Loggia dove sono previsti diversi interventi. Lo scopo è sensibilizzare sempre di più i cittadini nel progetto “Brescia al passo con i tempi”, nato in vista di Brescia-Bergamo capitali della cultura nel 2023. “L’obiettivo è essere davvero al passo con i tempi, dovremmo essere più come Parigi: vogliamo che le auto vengano allontanate dal centro per lasciare al centro le persone, grazie a spazi verdi e percorsi pedonali”.

“Qui c’è il problema della mobilità, ma senza dubbio anche quello delle emissioni delle tante aziende legate al mondo dell’agricoltura e degli allevamenti: è necessario parlare di questi temi per ripensare insieme modelli differenti per un Pianeta più verde e il 25 marzo sarà una grande occasione per poter coinvolgere tutti i bresciani”, conclude il giovane attivista di Fridays for Future, senza più dubbi.