“La comunità è l’infrastruttura più importante di una città. L’intelligenza artificiale deve essere uno strumento capace di portare quanti più frutti possibili”. Con queste parole Diego Valazza, Business Development Director di Lendlease, ha aperto il dibattito all’ultimo tavolo di lavoro del roadshow di City Vision, tenutosi a Milano durante la MIND Innovation Week. Là dove sorgeva l’EXPO nel 2015, presto prenderà vita una città da 80mila persone, composta da studenti e ricercatori soprattutto. Realizzato in collaborazione con MIND e Lendlease, l’evento ha fatto il punto sull’intelligenza artificiale e sull’impiego virtuoso dei dati nella pubblica amministrazione, evidenziando best practice e criticità.
City Vision a Milano tra intelligenza artificiale, utilizzo dati e ascolto della cittadinanza
PA: talenti cercansi
Una delle tematiche più importanti emerse dal tavolo di lavoro di City Vision riguarda l’effettiva capacità della PA di attrarre talenti quando si tratta di maneggiare determinate tecnologie. “La pubblica amministrazione non è certo una realtà capace di attrarre i giovani talenti ed è chiamata a gestire il cambiamento con le risorse umane che ha”, ha puntualizzato Adriana Nepote, assessora alla Smart city di Mantova. Progetto di Blum e Padova Hall, in collaborazione con A2A, a Milano City Vision ha organizzato un incontro tra sindaci, aziende e stakeholder in cui definire tanto le opportunità quanto le lacune all’interno dei Comuni.
Sul fronte delle competenze necessarie ad affrontare il cambiamento dettato dall’intelligenza artificiale e da un maggior impiego dei dati è intervenuto anche Rino Pruiti, sindaco di Buccinasco e consigliere di Città Metropolitana di Milano con delega sull’innovazione tecnologica. “Trovare personale non è sempre facile e ancor più difficile è trovare persone preparate – ha detto – Servono decisioni che non sono certo nella possibilità di un amministratore locale”.
Nel roadshow di City Vision sono diverse le storie di piccoli e grandi Comuni che hanno rafforzato il proprio percorso di digitalizzazione. Agli occhi di un amministratore resta tuttavia il nodo della sicurezza informatica rispetto al trattamento dei dati sensibili dei cittadini. “Se la piattaforma si ferma è tutto il Comune che si ferma”, ha ricordato Sara Santagostino, sindaca di Settimo Milanese, in riferimento proprio all’impiego di software che necessitano di professionalità pronte a ogni eventualità, attacchi informatici compresi.
Al MIND si è affrontata anche la questione della comunicazione. Con la mole di dati di cui dispongono, i Comuni possono trasmettere ai cittadini i risultati di politiche pubbliche. “Con Bergamoinchiaro.it – ha spiegato Francesco Alleva, responsabile della comunicazione istituzionale del comune lombardo – mostriamo gli impatti delle soluzioni messe in campo. Per esempio sulla sicurezza stradale abbiamo messo a disposizione i dati sull’incidentalità. Così ogni cittadino può verificare il livello di pericolosità delle strade che percorre”.
Digitalizzazione: una transizione inclusiva per i territori
Come in ogni tappa di City Vision è stato portato all’attenzione il ruolo (e il destino) dei piccoli Comuni, evidentemente meno attrezzati dei capoluoghi per raggiungere gli obiettivi di digitalizzazione e non solo. “Il punto centrale dell’evoluzione tecnologica non riguarda solo le opportunità, ma anche i rischi. Mi riferisco ai rischi di aumento delle disuguaglianze – ha dichiarato Luca Benetti, assessore al Bilancio e alla Smart city di Legnano – I municipi piccoli sono i più esposti e la soluzione potrebbe essere quella di una forte componente aggregativa tra amministrazioni”.
A riguardo ha preso la parola anche Michele Pianetta, founding partner di Prokalos: “Vengo da una regione, il Piemonte, che è la prima per numero di municipi sotto i mille abitanti. Per far sì che i sindaci di quei territori continuino a generare attrattività si può partire dalla liberazione dei dati”, necessari a far conoscere bellezze, offerta culturale e servizi di ogni realtà. Servono inoltre l’ascolto e il coinvolgimento della cittadinanza, come ha sottolineato Emanuela Brognoli, assessora all’Innovazione di Rho. “La smart city non si fa senza le persone – ha detto – dobbiamo quindi creare interesse attorno al tema, spiegare al cittadino quali opportunità porta”.
I prossimi appuntamenti di City Vision
Gli Stati Generali delle città intelligenti sono in programma il 21 e 22 ottobre a Padova, dove si terrà l’appuntamento annuale di City Vision, che quest’anno raddoppia con più contenuti dedicati alla community. La prossima tappa del roadshow è in agenda a Udine il 30 maggio, col focus sul turismo accessibile. Seguirà poi il tavolo di lavoro a Siracusa, il 12 giugno, sul tema energia.
City Vision è un progetto realizzato in partnership con ANM, EAV, Open Fiber, Rubner, Volksbank. I community partner sono ANFoV, Data Valley, Entopan, Istituto EuropIA.it, indig communication, Innovation Hub South Europe, InnovUp, Living Future Europe, Milano Smart City Alliance, NAStartup, PA Social, Rete dei Comuni Sostenibili, Smart Communities Tech. Il progetto ha il patrocinio di ANCI, Istituto Nazionale di Urbanistica e Associazione nazionale degli urbanisti e dei pianificatori territoriali e ambientali.