Già nella mattinata del 3 marzo il flusso era drasticamente diminuito, ora si è interrotto del tutto. Il gasdotto Yamal-Europa ha smesso di funzionare. Lo ha annunciato l’operatore del gasdotto, la società tedesca Gascade. Il suo tracciato attraversa la Polonia e arriva alla Germania. Yamal è uno dei tre gasdotti attraverso i quali il colosso dell’energia russo Gazprom convoglia il suo gas naturale verso l’Europa. Attraverso di esso passa circa il 10% delle forniture totali di gas proveniente dalla Russia.


Alla luce di questa interruzione, Bruxelles sta accellerando il lavoro per “diversificare le fonti di energia”, come ha annunciato la stessa presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. L’esecutivo comunitario è impegnato per definire un ‘energy compact’ per rispondere al caro prezzi che sarà presentato la prossima settimana. La volontà, ha spiegato la leader, è di essere “indipendenti dal gas, dal petrolio e dal carbone russo”. Sulla stessa linea anche la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che punta a inserire “la sicurezza energetica” nelle “fondamenta” dell’Ue.