“Siamo in una fase di sperimentazione. La possibilità di realizzare una comunità energetica sostenibile permetterà ai comuni di connettersi”. Michelangelo Giansiracusa, sindaco di Ferla (Siracusa), è stato tra gli amministratori presenti a City Vision Talk Energia, tenuto a Venezia il 20 maggio. Oltre alle voci dei provider, che hanno spiegato quanto il loro ruolo sia evoluto nel tempo, la presenza dei sindaci in Laguna ha dato una fotografia di quel che avviene sul territorio, con progetti concreti e attuabili per contrastare sia la crisi climatica, sia quella energetica. “Di recente – ha aggiunto Giansiracusa – abbiamo ricevuto il riconoscimento della nostra comunità. Ma, in Italia, ancora nessuno ha ricevuto gli incentivi. L’occasione di City Vision è utile anche per chiedere una semplificazione”.

I panel dell’evento organizzato da Blum. Business as a medium e Padova Hall (il prossimo appuntamento di City Vision è in calendario il 9 giugno a Ivrea) hanno riunito buona parte degli attori coinvolti nella transizione green. Dalle aziende alle università, infatti, è fondamentale comprendere il ruolo attivo che ciascuno gioca per accompagnare il paese verso un nuovo modello di sviluppo e di città intelligente. “Pesaro è da anni un comune che investe sulla sostenibilità”, ha premesso il sindaco della città marchigiana, Matteo Ricci. Se si guarda, per esempio, alla Bicipolitana – una rete di ciclabili realizzata sul modello della metropolitana di Londra, con colori ben distinti in base alle direzioni delle piste – la città è diventata un modello a livello nazionale. Per quanto riguarda la transizione energetica, Ricci ha portato a City Vision un altro caso concreto di Pesaro. “C’era un’area in disuso, con vecchi capannoni e presenza di amianto. Abbiamo deciso di realizzare lì una nuova scuola, che fosse la più efficiente e innovativa possibile”.

La scuola Brancati è stata definita uno degli istituti più sostenibili d’Europa a seguito dell’intervento. Gli stessi alunni l’hanno battezzata una scuola salva-pianeta. “Abbiamo clonato idee del nord Europa”, ha aggiunto Ricci, convinto del fatto che l’edificio costituirà un modello per successivi progetti in tutta la città.

In gioco c’è il Pnrr, di cui l’Italia è tra i principali beneficiari. Ma l’efficienza nel proporre progetti e poi eseguirli sarà decisiva. Anche su questo Ricci ha le idee chiare: “Il tema dei bandi è fondamentale. Le città sono centrali per la transizione ecologica. Ma se vogliamo cambiare modello di sviluppo, dobbiamo misurarlo in maniera differente. Oggi abbiamo indicatori più completi, come il Bes (Benessere Equo e Sostenibile, sviluppato dall’Istat, ndr). Su questo fronte La Rete dei Comuni Sostenibili vuole dare gambe e corpo alla transizione green”.

La chiave per le città sta soprattutto nel mix delle fonti sostenibili. “L’eolico, per esempio, non è in competizione con il fotovoltaico, ma è complementare. Le pale sono fondamentali d’inverno e di notte”, ha detto Igor Terzariol, Wind Energy Projects, Infrastructure and Ppp di Leitner. Tra I temi da sciogliere c’è senz’altro quello legato alla burocrazia e all’omogeneità delle norme a livello nazionale. “Siamo fornitori di tecnologia e stiamo guardando con molta attenzione alle comunità energetiche sostenibili – ha concluso Terzariol – ma sarebbe davvero utile uniformare i processi autorizzativi”.