Silla Industries nasce nel 2021 dall’idea di Alberto Stecca e Cristiano Griletti e dalla loro volontà di studiare e realizzare prodotti che aiutino gli utenti ad avvicinarsi più velocemente alla mobilità sostenibile che, specificano i fondatori, “non significa necessariamente elettrica, ma a zero emissioni”. È così che alla fine dello stesso anno vede la luce Prism, un wallbox di ricarica per auto elettrica che ricarica con l’energia in eccesso prodotta da un impianto solare: “Quando il tuo impianto fotovoltaico produce più energia di quella che stai consumando – specifica Stecca – l’energia in eccesso viene ceduta alla rete, che la retribuisce di solito molto poco.

Prism legge la tua produzione ed i tuoi consumi, e quando il tuo impianto fotovoltaico sta producendo più di quello che consumi, usa l’energia in eccesso per caricare la tua vettura”. Anche chi non ha un impianto solare può risparmiare: la colonnina di ricarica per auto elettrica Prism permette infatti di temporizzare la carica a piacere, solo quando le tariffe orarie sono più convenienti.

In pochi anni la startup è cresciuta in maniera esponenziale, tanto da essere stata inserita all’82° posto tra le mille aziende europee a più alto tasso di crescita del 2023 stilata dal Financial Times. In buona compagnia, insieme ad altre 20 aziende dello stivale, Silla è la prima italiana nella classifica degli electrical manufacturer, e la prima ad occuparsi di smart mobility.

La startup padovana, che non ha ancora raccolto aumenti di capitale, ha raggiunto nell’arco di 24 mesi un organico che supera i 40 dipendenti, con 13mila colonnine prodotte e un fatturato che sfiora i 4,5 milioni di euro nel 2022, accompagnando a questa crescita una progressiva triplicazione degli spazi destinati all’headquarter.

Fact checking

Le auto elettriche non inquinano come quelle a benzina

di Carlo Canepa (Pagella Politica)

Tutto nonostante il governo abbia bloccato gli incentivi per la mobilità elettrica: “L’azione del governo contro il nostro settore è stata violenta e repentina ma nel secondo semestre ripartiremo alla grande”. Più del 90% dei ricavi della startup provengono da accordi con le aziende: “Siamo specializzati nella progettazione e produzione di dispositivi personalizzati per il b2b, che spesso vengono brandizzati a loro nome – continua il cofondatore – per esempio lavoriamo con Repower, ma anche con imprese edili o piccole aziende che producono energia”.

Silla Industries sta lavorando per entrare in altri mercati europei e per farlo aprirà i suoi capitali agli investitori. Nei piani dei due fondatori poi, ci sono prodotti sia per la ricarica a corrente continua che per accumulo di energia: “È questo il futuro del settore – conclude Stecca – il centro delle nuove soluzioni sta nella bidirezionalità di questi prodotti che potranno usare la batteria della macchina per cedere energia agli utenti. È una tecnologia che deve ancora arrivare. Ma si cominciano a vedere i primi veicoli. Noi ci stiamo portando avanti e stiamo facendo prodotti per rendere più economica possibile la ricarica”.